PRIMA TAPPA : PORTOMAGGIORE >> BERTINORO
Dopo avere portato la Salamina di Portomaggiore SA.POR. “in lungo” per l’Italia fino a Roma, poi “in largo” fino al MONVISO e addirittura lo scorso anno fuori dai confini italiani, precisamente in SLOVENIA, è iniziata DOMENICA alle 8:00 l'annuale avventura dei CADUTI DA PICCOLI, gruppo di ciclisti (e non solo) di Portomaggiore che, con a capo Marco Ravaglia e Gianpietro Fossacechi, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell'Associazione ed il Sindaco Gian Paolo Barbieri, gli assessori Andrea Baraldi ed Alessandro Taddia, affronteranno un giro di circa 500 km chilometri, che quest’anno toccherà splendidi comuni romagnoli e marchigiani, per poi fare ritorno venerdi 3 Agosto, nella tarda serata.
Rispetto allo scorso anno, il chilometraggio è inferiore ma i saliscendi dell’appennino tosco-emiliano metteranno a dura prova i ciclisti che, come ormai avviene da 4 anni, saranno ospiti nelle diverse tappe delle rispettive amministrazioni comunali, con i quali condivideranno le bontà del territorio portuense, in particolare la Salamina da Sugo di Portomaggiore SA.POR. che ogni sera sarà offertà dal Consorzio dei Sapori di Portomaggiore, uno egli sponsor della manifestazione e formato dai tre maggiori produttori portuensi della prelibatezza: Eurocarni srl di Claudio e Donatella Stagni, Le Delizie del Verginese di Vanni Albini e Portuense Insaccati .
Al seguito della carovana, oltre una decina di accompagnatori, una fuoristrada con compito di “apripista”, 4 pulmini (di cui uno per le vivande ed uno predisposto da “officina mobile”), una ambulanza della Pubblica Assistenza di Portomaggiore, si avventureranno nelle seguenti tappe:
29 Luglio: Portomaggiore - Bertinoro (Fc)
30 Luglio: Bertinoro - Pennabilli (Pu)
31 Luglio: Pennabilli - Saludecio (Rn)
1 Agosto: Saludecio - Sant'Agata Feltria (Pu)
2 Agosto: Sant'Agata Feltria - Castrocaro Terme (Fc)
3 Agosto: Castrocaro Terme - Portomaggiore
Dopo i saluti augurali dei familiari alla partenza, la carovana ha completato in modo compatto la prima tappa quai tutta pianeggiante di oltre 90 Km in circa 3 ore e mezzo, partendo da Portomaggiore e toccando Lavezzola, Sant’Agata sul Santerno, Russi, Forlimpopoli e finalmente Bertinoro.
Nonostante la temperatura quasi tropicale, il gruppo è rimasto compatto fino agli ultimi 5 Km, quando sono iniziate le salite che portano in centro a Bertinoro, alcune della quali hanno toccato una pendenza di oltre il 14%. E qui i ragazzi hanno stretto i denti e tutti sono arrivati in Piazza della Libertà a Bertinoro, il “balcone della Romagna” (come lo chiamano qui) dove sono stati accolti dal saluto del Sindaco Nevio Zaccarelli, dal Vicesindaco Giampaolo Amadori, assieme ai quali è stata scattata la rituale foto di gruppo vicino alla colonna dell’ospitalità
A seguire, doccia tonificante per tutti ed un pranzo frugale presso il Palazzotto dello Sport nella quale i ciclisti hanno pernottato.
Nel pomeriggio, i ciclisti hanno visitato il Museo della Rocca e dopo la cena in un ristorante tipico bertinorese, a partire dalle 21:00 grande festa in piazza del Municipio per il “fidanzamento” tra la Salamina da Sugo Portuense ed il Sangiovese di Bertinoro, con tanto musica e performance canore anche degli amici e parenti dei ciclisti, giunti a Bertinoro per l’occasione. Il tutto si è concluso con uno scambio di doni tra gli Amministratori ed un arrivederci a presto. Poi, tutti a letto: la tappa di oggi porterà la carovana a Pennabilli in provincia di Pesaro-Urbino, tappa apparentemente breve ma che comprende uno delle salite più temute per i ciclisti: il Barbotto.
SECONDA TAPPA – BERTINORO >> PENNABILLI
Forse è stata la tappa più dura di tutte le “sbiciclettate” intraprese dai Caduti da Piccoli.
Tappa non lunghissima ma con strappi importanti, con pendenze anche del 18%, che hanno portato i ciclisti a toccare il mitico “Barbotto”, in località Mercato Saraceno, uno dei traguardi del famoso Giro dei Nove Colli, ostacolo impegnativo anche per i ciclisti professionisti.
Partenza alle 8:00 da Bertinoro dopo una colazione giustamente calorica, adeguata per affrontare insidiosi saliscendi, chiamati in gergo dai ciclisti “mangia e bevi”, che iniziano subito fuori dal ridente comune romagnolo.
La temperatura è elevata sin dal primo mattino. Un guasto tecnico alla bicicletta di uno dei partecipanti causa una sosta al gruppo dopo pochi chilometri dalla partenza. Si ripartirà dopo circa 20 minuti in direzione sud, arrivando a costeggiare per un po’ la E45 – Superstrada che da Ravenna porta a Roma.
Alle porte di Mercato Saraceno, il gruppo arriva praticamente compatto ma è qui che l’avventura si fa più ardua. Le salite in successione diventano sempre più impegnative, prima al 10% poi al 14% fino al 18%, numeri che per un ciclista creano preoccupazioni, specie quando il sole si fa sentire sempre di più. Il gruppo si sfilaccia e qualcuno inizia ad avere bisogno di assistenza dallo staff a seguito.
Al punto di ristoro, proprio in cima al Barbotto, i ciclisti arrivano provati, in ordine sparso, alle 11:00 circa. All’arrivo mancano ancora una ventina di chilometri.
Rimontati in sella dopo un giusto rifocillamento, i ciclisti hanno raggiunto la trafficata Novafeltria, prima di immettersi nell’ultimo tratto ancora in salita per Pennabilli, raggiunta alle 12:30 circa.
Grande lavoro dopo pranzo per Claudio Siviero, di Costa di Rovigo, il massaggiatore ufficiale del gruppo. Aggregatosi già in occasione delle sbiciclettate a Roma, sul Monviso, nel Friuli e in Slovenia dello scorso anno, non solo nel ruolo di massaggiatore ma anche in quello di autista di uno dei pulmini a seguito, nel settembre di due anni fa subiva un grave incidente stradale che gli ha lasciato evidenti segni nel fisico ma non sicuramente nello spirito. Non potendo così guidare un automezzo, si è unito alla compagnia in sella ad una Vespa vecchio modello, con una bandiera tricolore sventolante e con il compito di distribuire acqua durante le tappe. Oltre a confermarsi punto di riferimento, è così diventato un esempio di " voglia di stare insieme" per tutti.
TOUR DEL PASSATORE : TERZA TAPPA – PENNABILLI >> SALUDECIO
La terza tappa ha portato i ciclisti da Pennabili a Saludecio, piccolo Comune romagnolo, in provincia di Rimini, con poco meno di duemilaquattrocento anime, ai confini con le Marche, dove si può ammirare una straordinaria panoramica di tutte le località marittime riminesi
Tappa che ha presentato i primi 10 Km con una salita continua ed impegnativa, che ha portato la carovana a quota 1020 m per poi scendere a Carpegna, località famosa per il proprio prosciutto. Fortunatamente, la temperatura era scesa (addirittura a 11 ° C circa), grazie a diversi temporali della sera prima.
Tappa relativamente tranquilla, con un ultimo strappo di circa 10 chilometri per arrivare a Saludecio alle 11:30 circa. A ricevere il gruppo c’era il Sindaco di Saludecio, Giuseppe Sanchini, che ha invitato nel pomeriggio i ciclisti per alcune visite guidate ai musei saludecesi.
Alla sera gran festa alla Salamina da Sugo di Portomaggiore, che quest’anno viene fatta assaggiare sbriciolata su un letto tiepido di purè e la cosa, visto che la temperatura serale si abbassa notevolmente, è gradita, in particolare quando è abbinata agli ottimi vini locali. Molte sono le domande curiose di chi si assaggia la prima volta la salamina da sugo: come è fatta, come va cucinata ma, soprattutto, perché si dice “da sugo”. Molti, vista anche la relativa vicinanza, si sono ripromessi di venire ad assaggiarla in occasione della nostra Antica Fiera di Portomaggiore. Le salamine sono state preparate ed offerte dai tre produttori appartenenti al Consorzio dei Sapori di Portomaggiore, ossia Eurocarni srl di Claudio e Donatella Stagni, Le Delizie del Verginese di Vanni Albini e Portuense Insaccati, che hanno anche offerto numerosi prodotti serviti a pranzo ai componenti la carovana.
Domani il gruppo raggiungerà Sant’Agata Feltria, passando per San Marino e, se le gambe tengono, anche per San Leo.
31 luglio 2007
28 luglio 2007
CADUTO DA PICCOLO ? PRESENTE


Al seguito della carovana, oltre una decina di accompagnatori, un fuoristrada (il mio...) con compito di “apripista”, 4 pulmini (di cui uno per le vivande ed uno predisposto da “officina mobile”), una ambulanza della Pubblica Assistenza di Portomaggiore, si avventureranno nelle seguenti tappe:

29 Luglio: Portomaggiore - Bertinoro (Fc)
30 Luglio: Bertinoro - Pennabilli (Pu)
31 Luglio: Pennabilli - Saludecio (Rn)
1 Agosto: Saludecio - Sant'Agata Feltria (Pu)
2 Agosto: Sant'Agata Feltria - Castrocaro Terme (Fc)
3 Agosto: Castrocaro Terme - Portomaggiore
Anche quest'anno siamo pronti a portare un po' di Portomaggiore in giro per l'Italia, in un clima di amicizia e di .... golosità (vedi http://www.comune.bertinoro.fo.it/turismo/eventi.asp).
Vi terrò informati ogni giorno con qualche news e foto di questo gruppo di simpatici "matti".
P.S.
Per il portuense di livello basso, che dedica gran parte della propria vita ad insinuare sempre e ovunque cose torbide (vedi anche articoli giornalistici di qualche anno fa), voglio prevenire i loro sforzi estivi ricordando che, come sempre :
1. le spese sono sostenute dai diretti partecipanti e dagli sponsor e grazie all'ospitalità delle Amministrazioni Comunali che visitiamo e a cui non sarema mai grati abbastanza;
2. le casse dell'Amministrazione Comunale non sono toccate per questa manifestazione, nonostante tra i ciclisti ci sia il Sindaco e l'Assessore Baraldi
3. è una manifestazione in cui la politica non centra assolutamente nulla
4. non è stato indetto nessun premio per chi trova la bassezza più subdola che possa infangare questo tour
Sperando che questo P.S. non sia la parte più importante di questo post, vi saluto
24 luglio 2007
GALBANI VUOL DIRE FIDUCIA ....
E' un post che capiranno in pochi per un evento accaduto in questi giorni, molto personale.
Lo diceva una famosa pubblicità: "la fiducia è una cosa seria" negli anni sessanta. La si ottiene con fatica.
E' come un muro : lo costruisci mettendo insieme il mattone della sincerità, con quello dell'affidabilità e li unisce il cemento della coerenza. Ma come tutti i muri li puoi abbattere in pochi minuti, con una parola, con una lettera ... e tutto ciò che avevi cercato di creare di dare, volato via.
E' dura, poi ricominciare, da capo, facendo finta di nulla.
Lo diceva una famosa pubblicità: "la fiducia è una cosa seria" negli anni sessanta. La si ottiene con fatica.
E' come un muro : lo costruisci mettendo insieme il mattone della sincerità, con quello dell'affidabilità e li unisce il cemento della coerenza. Ma come tutti i muri li puoi abbattere in pochi minuti, con una parola, con una lettera ... e tutto ciò che avevi cercato di creare di dare, volato via.
E' dura, poi ricominciare, da capo, facendo finta di nulla.
21 luglio 2007
FA MOLTO CALDO (2)… A SCANSO DI EQUIVOCI
Rileggendomi, mi rendo conto di essere sembrato superficiale e non esaustivo nel post precedente.
La mia ironia nasceva dal fatto che quello che il Capogruppo di Insieme per Portomaggiore riporta attribuendone la causa alla “scriteriata politica di accoglienza di chi ci amministra” è la conseguenza di un VERO problema, grave e preciso, che non è stato da minimamente toccato nell’articolo (perché?), ma di cui mi sto già interessando.
Il VERO problema è che queste giovani persone (talvolta minori), quasi tutte rumene (ossia Europee e non extracomunitarie, con tutti i vantaggi per loro che questo comporta), sembra siano state reclutate (in che modo?) per effettuare lavori (quali ?) nelle nostre campagne e le condizioni offerte dai datori di lavoro (o forse è meglio dire “dal datore” di lavoro) sembra non consentano loro di vivere una vita dignitosa. E rovistare tra i cassonetti della Caritas, rubare biciclette, ed altre azioni non lecite ne sono la conseguenza.
Questo è il VERO problema, altro che “favoleggiati contributi” o “tavoli imbanditi” !
********************************
P.S. 1 Con questo caldo, l'andamento involutivo che citavo nel mio post IPSE DIXIT diventa più difficili da sopportare!
P.S.2 Spero che sia chiaro che non spetta all’Amministrazione Comunale di Portomaggiore decidere quali Paesi fare entrare nella Comunità Europea
PS.3 Spero anche che sia chiaro che questo Vero problema non riguarda solo l'Amministrazione Comunale, ma anche altre istituzioni (Forze dell' Ordine, Ispettorato del lavoro, ecc.)
La mia ironia nasceva dal fatto che quello che il Capogruppo di Insieme per Portomaggiore riporta attribuendone la causa alla “scriteriata politica di accoglienza di chi ci amministra” è la conseguenza di un VERO problema, grave e preciso, che non è stato da minimamente toccato nell’articolo (perché?), ma di cui mi sto già interessando.
Il VERO problema è che queste giovani persone (talvolta minori), quasi tutte rumene (ossia Europee e non extracomunitarie, con tutti i vantaggi per loro che questo comporta), sembra siano state reclutate (in che modo?) per effettuare lavori (quali ?) nelle nostre campagne e le condizioni offerte dai datori di lavoro (o forse è meglio dire “dal datore” di lavoro) sembra non consentano loro di vivere una vita dignitosa. E rovistare tra i cassonetti della Caritas, rubare biciclette, ed altre azioni non lecite ne sono la conseguenza.
Questo è il VERO problema, altro che “favoleggiati contributi” o “tavoli imbanditi” !
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P.S. 1 Con questo caldo, l'andamento involutivo che citavo nel mio post IPSE DIXIT diventa più difficili da sopportare!
P.S.2 Spero che sia chiaro che non spetta all’Amministrazione Comunale di Portomaggiore decidere quali Paesi fare entrare nella Comunità Europea
PS.3 Spero anche che sia chiaro che questo Vero problema non riguarda solo l'Amministrazione Comunale, ma anche altre istituzioni (Forze dell' Ordine, Ispettorato del lavoro, ecc.)
20 luglio 2007
FA MOLTO CALDO...
Il RESTO DEL CARLINO di ieri nella pagina locale, riportava un articolo dal titolo “ROVISTANO TRA I RIFIUTI IN PIENO CENTRO. ll capogruppo Badolato della lista “Insieme per Portomaggiore” commentava cosi la notizia :
«Nelle ore notturne presso le aree di raccolta rifiuti della civilissima Portomaggiore, in pieno centro, ci si può imbattere in gruppuscoli di disperati a rovistare alla ricerca di qualcosa da mangiare. Questo 'e il risultato della scriteriata politica di accoglienza attuata da chi ci amministra: creare nuovi disperati che alimentano così nuove tensioni».
In realtà è avvenuto che venerdì pomeriggio in centro a Portomaggiore una pattuglia dei carabinieri del Norm e della stazione di Portomaggiore sono intervenuti dopo aver ricevuto una segnalazione ed hanno arrestato 4 rumeni di età dai 22, 20 e 17 anni che stavano rubando scarpe e indumenti dentro un cassone della Caritas. Purtroppo non è la prima volta che accade (e non solo con stranieri). Comunque non risultano ci siano accattoni disperati ! Il vero problema è un altro.
Poi il capogruppo proseguiva dicendo «Quali strade prendono i favoleggiati contributi e fondi così minuziosamente descritti unicamente su molteplici documenti e delibere? Questi amministratori, invece di predisporre tavoli e comitati di gestione farebbero meglio a cercare di imbandirli quei tavoli, per dare risposte a chi ne ha bisogno piuttosto che garantire indennità ai vari consigli di amministrazione».
In prima battuta risponderei che… il quadro normativo porta avanti la verifica critica degli obbiettivi istituzionali e l'individuazione di fini qualificanti al di là delle contraddizioni e difficoltà iniziali. Posso assolutamente garantire che l'approccio programmatico si propone un corretto rapporto tra strutture e sovrastrutture senza precostituzione delle risposte non sottacendo ma anzi puntualizzando in un ottica preventiva e non più curativa la trasparenza di ogni atto decisionale….
Scusateci : forse sarà il caldo ….
«Nelle ore notturne presso le aree di raccolta rifiuti della civilissima Portomaggiore, in pieno centro, ci si può imbattere in gruppuscoli di disperati a rovistare alla ricerca di qualcosa da mangiare. Questo 'e il risultato della scriteriata politica di accoglienza attuata da chi ci amministra: creare nuovi disperati che alimentano così nuove tensioni».
In realtà è avvenuto che venerdì pomeriggio in centro a Portomaggiore una pattuglia dei carabinieri del Norm e della stazione di Portomaggiore sono intervenuti dopo aver ricevuto una segnalazione ed hanno arrestato 4 rumeni di età dai 22, 20 e 17 anni che stavano rubando scarpe e indumenti dentro un cassone della Caritas. Purtroppo non è la prima volta che accade (e non solo con stranieri). Comunque non risultano ci siano accattoni disperati ! Il vero problema è un altro.
Poi il capogruppo proseguiva dicendo «Quali strade prendono i favoleggiati contributi e fondi così minuziosamente descritti unicamente su molteplici documenti e delibere? Questi amministratori, invece di predisporre tavoli e comitati di gestione farebbero meglio a cercare di imbandirli quei tavoli, per dare risposte a chi ne ha bisogno piuttosto che garantire indennità ai vari consigli di amministrazione».
In prima battuta risponderei che… il quadro normativo porta avanti la verifica critica degli obbiettivi istituzionali e l'individuazione di fini qualificanti al di là delle contraddizioni e difficoltà iniziali. Posso assolutamente garantire che l'approccio programmatico si propone un corretto rapporto tra strutture e sovrastrutture senza precostituzione delle risposte non sottacendo ma anzi puntualizzando in un ottica preventiva e non più curativa la trasparenza di ogni atto decisionale….
Scusateci : forse sarà il caldo ….
19 luglio 2007
VIETATO VIETARE !
Da oggi mandare a “vaffa..” un vicesindaco non è più punibile (quindi è possibile). La Cassazione ha detto che l’espressione utilizzata per mandare a quel paese qualcuno è diventata ormai 'inflazionata' al punto da aver perso la sua carica ingiuriosa.
In questo modo la V Sezione penale ha assolto con formula piena, "perché il fatto non sussiste", un consigliere comunale di Giulianova, che era stato condannato per ingiuria dalla Corte d'Appello de L'Aquila per aver appunto lanciato un 'vaffa' all'assessore e vicesindaco del suo Comune durante una seduta del Consiglio comunale svoltasi in novembre del '99 (confrontate la data del “fattaccio” e la data della risposta)
Secondo gli ermellini, l'uso troppo frequente, quasi inflazionato di parolacce come il “vaffa…” ha determinato e determina certamente un impoverimento del linguaggio e dell'educazione tanto che lo si può considerare una "maleducata e volgare manifestazione di insofferenza" ma che non può essere punita penalmente, visto che ha il significato di “non infastidirmi”, lasciami in pace, non ti prendo in considerazione, ecc.
Stesso discorso va fatto per una serie di altre espressioni:
'Me ne fotto' - sentenzia la Suprema Corte - in luogo di “Non me ne importa” ;
'E' un gran casino' in luogo di 'E' una situazione disordinata'".
Ma qui arriva il bello : la Corte dice poi che se il “vaffa… “ viene pronunciato nei confronti di un'insegnante che fa un'osservazione o di un vigile che da' una multa esse assumono carattere di spregio". (Ehhh in Italia ci sono ancora categorie protette … ndr)
Discorso diverso, invece, se queste parolacce vengono dette "nel discorso che si svolge tra soggetti in posizone di parità (?) e in risposta a frasi che non postulano, per serietà ed importanza del loro contenuto, manifestazione di specifico rispetto", nota la Cassazione facendo riferimento al caso esaminato dove il 'vaffa' non è altro che una "volgare manifestazione di insofferenza" ma non tale "da offendere l'onore e il decoro dell'interlocutore".
Tiro un sospiro di sollievo: la Cassazione non ha annoverato tra le parolacce il termine “schicion” (accento sulla “o”), usato in un mio post di qualche tempo fa….. Quindi nessuno si deve sentire offeso.
P.S. Nei prossimi giorni elencherò le parole che le opposizioni hanno utilizzato nei miei confronti: devo dire che talvolta preferirei un sano e schietto "vaffa..." , ma di schietto c'è rimasto poco.
In questo modo la V Sezione penale ha assolto con formula piena, "perché il fatto non sussiste", un consigliere comunale di Giulianova, che era stato condannato per ingiuria dalla Corte d'Appello de L'Aquila per aver appunto lanciato un 'vaffa' all'assessore e vicesindaco del suo Comune durante una seduta del Consiglio comunale svoltasi in novembre del '99 (confrontate la data del “fattaccio” e la data della risposta)
Secondo gli ermellini, l'uso troppo frequente, quasi inflazionato di parolacce come il “vaffa…” ha determinato e determina certamente un impoverimento del linguaggio e dell'educazione tanto che lo si può considerare una "maleducata e volgare manifestazione di insofferenza" ma che non può essere punita penalmente, visto che ha il significato di “non infastidirmi”, lasciami in pace, non ti prendo in considerazione, ecc.
Stesso discorso va fatto per una serie di altre espressioni:
'Me ne fotto' - sentenzia la Suprema Corte - in luogo di “Non me ne importa” ;
'E' un gran casino' in luogo di 'E' una situazione disordinata'".
Ma qui arriva il bello : la Corte dice poi che se il “vaffa… “ viene pronunciato nei confronti di un'insegnante che fa un'osservazione o di un vigile che da' una multa esse assumono carattere di spregio". (Ehhh in Italia ci sono ancora categorie protette … ndr)
Discorso diverso, invece, se queste parolacce vengono dette "nel discorso che si svolge tra soggetti in posizone di parità (?) e in risposta a frasi che non postulano, per serietà ed importanza del loro contenuto, manifestazione di specifico rispetto", nota la Cassazione facendo riferimento al caso esaminato dove il 'vaffa' non è altro che una "volgare manifestazione di insofferenza" ma non tale "da offendere l'onore e il decoro dell'interlocutore".
Tiro un sospiro di sollievo: la Cassazione non ha annoverato tra le parolacce il termine “schicion” (accento sulla “o”), usato in un mio post di qualche tempo fa….. Quindi nessuno si deve sentire offeso.
P.S. Nei prossimi giorni elencherò le parole che le opposizioni hanno utilizzato nei miei confronti: devo dire che talvolta preferirei un sano e schietto "vaffa..." , ma di schietto c'è rimasto poco.
16 luglio 2007
IL PIFFERAIO MAGICO

Un mio caro amico mi ha ricordato una iniziativa di un famoso comico per "pulire" il nostro Parlamento.
Provo a fare un po' di chiassosa demagogia e vi chiedo :
1. Cosa ne pensate di chi è stato accusato di omicidio colposo e non fa nemmeno un giorno di galera ? http://www.beppegrillo.it/2005/09/la_paga_di_giud.html
2. Cosa ne pensate di chi si è avvalso del "condono tombale" di una società il cui presidente è il fratello che però ha circa l'1% del capitale ? http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=43702
3. Cosa ne pensate di chi, sedicente paladino dell'ambiente, cavalca seriamente una delle più simpatiche bufale che girano su internet ? http://attivissimo.blogspot.com/2006/07/antibufala-cellulari-cuociuova.html
Potrei continuare...
Insisto con il dire: i politici si stanno preoccupando di ottenere il consenso ma non mi sembra che valutino bene il crescente astensionismo, qualunquismo, disaffezione ... chiamatelo come volete, che la storia ci dice in cosa può trasformarsi ....
Finchè seguiamo un pifferaio magico, va anche bene ....
14 luglio 2007

Leggo dal sito TGCOM del 06/07/2007
Camera, il pranzo è "quasi" gratis. Lo Stato copre il 90% delle spese
Il caso è finito sul tavolo dell'Ufficio di presidenza dove un accigliato Bertinotti ha preso atto dell'ennesimo spreco in bilancio.
Non solo la spesa per la ristorazione interna a Montecitorio è di 5 milioni e 232 mila euro all'anno, ma, fatte le debite proporzioni e ripartendo la cifra per il numero dei deputati, si scopre che il pranzo che al singolo deputato costa 9 euro allo Stato costa 90 euro, ben dieci volte di più.
Come riporta il quotidiano "La Repubblica" il calcolo, un po' grossolano ma significativo, è stato esaminato dai deputati questori e ha fatto capire che è giunto il tempo di porre rimedio allo spreco. La soluzione individuata non è esente, però, da una certa solidarietà cameratesca, dato che consiste nell'affidamento all'esterno di parte dei servizi di ristoro e nel trasferimento dell'attuale staff di cuochi e camerieri ad altri incarichi. Le tasche dei deputati non si toccano.
Veniamo al menù del giorno, courtesy del contribuente:
- i cavatelli al salmone fresco e zucchine serviti ieri costavano 3,60 euro;
- gli gnocchi di patate al pomodoroe basilico, 3 euro:
- pesce pescato, 4,20 euro
- e infine una ghiotta scelta di dolci, 1,80 euro.
Per il momento e per una fase sperimentale di diciotto mesi, i questori hanno deciso di affidare il servizio alla stessa società che finora ha gestito la mensa dei dipendenti, ma, particolare non trascurabile, se i deputati non dovessero gradire cotture e menù, si tornerà all'antico.
Emh... come si fa per diventare "onorevoli" ?
10 luglio 2007
UNA QUESTIONE PERSONALE
Penso che ormai lo sia diventata, come epilogo di una situazione reciproca di “stima zero”. Non mi sto riferendo genericamente alle liste di opposizione, entro le quali ci sono persone che stimo molto.
Leggo sulla bacheca della lista Vivi Portomaggiore un comunicato firmato da Aurelio Pariali (Vivi Portomaggiore), Alex Baricordi (UDC) e Roberto Badolato (AN) contro il mio articolo pubblicato dalla Nuova Ferrara e che riportava praticamente il post NOI SIAMO DIVERSI (30 Giugno scorso), in cui facevo notare il modo in cui un provvedimento importante come il Programma attuattivo dei Piani di Zona ed il programma del Fondo Regionale della Non Autosufficienza era stato affrontato in Consiglio Comunale.
Una novità: dalla mia “ delirante supponenza” con cui Badolato apre la sua interrogazione nella quale richiede le mie dimissioni, si è passato alle mie “farneticanti esternazioni” con cui si apre la lettera appesa in bacheca. E va beh, questo ci sta ! Anche mia moglie a volte mi dice che sono un po’ matto.
Una precisazione: nell’articolo (e lo potete leggere nel post NOI SIAMO DIVERSI), non faccio alcun riferimento al comportamento generale dei consiglieri di opposizione. Ho solo commentato come è stato gestito QUEL PUNTO in Consiglio Comunale. La lettera firmata Pariali, Baricordi, Badolato, non fa menzione di come è stato gestito QUEL PUNTO !
La lettera dice: “Il problema sta come al solito in capo alla maggioranza di estrema sinistra, […] che fa pervenire i documenti e le delibere in ritardo “. I documenti e le delibere inerenti QUEL PUNTO sono arrivati nel tempo previsto e, se fosse stato veramente in ritardo, la cosa poteva essere evidenziata in Consiglio Comunale, come giustamente è stata evidenziata in altre situazioni. Ed invece … SILENZIO !
Sono accusato di “non rispondere alle interrogazioni”. Nell’ultimo Consiglio Comunale ho chiesto di rimandare la risposta all’interrogazione presentata da Pariali e Baricordi, che riguarda l’artista Josè Dalì (vedi post precedenti), in quanto ero in attesa di uno sviluppo che potrebbe riguardare un provvedimento legale nei confronti degli interroganti. Mi sembrava corretto chiedere tempo per dare una risposta completa ad una interrogazione che tira in ballo la credibilità di una persona estranea a Portomaggiore.
Sono accusato di “passare le serate del Consiglio Comunale concentrato sul proprio PC, probabilmente ad alimentare il proprio blog di cui va orgoglioso senza partecipare attivamente alla discussione consigliare …..” In Consiglio Comunale mi sforzo di intervenire quando ho veramente qualcosa di utile da dire, altrimenti cerco di tacere ! Sono solito, invece di utilizzare la carta, preparare i miei interventi su PC, che modifico anche all'ultimo momento.
“…. alla quale tutti i consiglieri cercano di dare sempre un contributo positivo per il bene di Portomaggiore “ è proprio quel contributo che serviva nella discussione di QUEL PUNTO . Ed invece … SILENZIO !
La lettera prosegue con l’invito a “rigenerarmi in un bagno di umiltà e cercare di essere più dialogante in occasioni future ….”. Mi hanno insegnato che quando si ha a che fare con un gruppo, ci si può concentrare sui compiti (le cose da fare) o sulle relazioni (dialogo) e questo dipende dal contributo degli altri componenti del gruppo. In questo caso penso sia più efficace concentrarsi sui compiti.
La lettera termina poi ricordandomi che sono stato “eletto grazie ai voti dei suoi “compagni” di strada e con buona pace di quei parrocchiani che in passato hanno affidato a lui la propria fiducia”. Questo è vero ! Non ho avuto bisogno di girare 3 o quattro partiti per perdere le elezioni. Per quanto riguarda la mia Parrocchia, il mio impegno (poco o tanto che sia) è sempre stato costante, e non è aumentato in prossimità della campagna elettorale. Qualcuno l’avrà pur capito !
Leggo sulla bacheca della lista Vivi Portomaggiore un comunicato firmato da Aurelio Pariali (Vivi Portomaggiore), Alex Baricordi (UDC) e Roberto Badolato (AN) contro il mio articolo pubblicato dalla Nuova Ferrara e che riportava praticamente il post NOI SIAMO DIVERSI (30 Giugno scorso), in cui facevo notare il modo in cui un provvedimento importante come il Programma attuattivo dei Piani di Zona ed il programma del Fondo Regionale della Non Autosufficienza era stato affrontato in Consiglio Comunale.
Una novità: dalla mia “ delirante supponenza” con cui Badolato apre la sua interrogazione nella quale richiede le mie dimissioni, si è passato alle mie “farneticanti esternazioni” con cui si apre la lettera appesa in bacheca. E va beh, questo ci sta ! Anche mia moglie a volte mi dice che sono un po’ matto.
Una precisazione: nell’articolo (e lo potete leggere nel post NOI SIAMO DIVERSI), non faccio alcun riferimento al comportamento generale dei consiglieri di opposizione. Ho solo commentato come è stato gestito QUEL PUNTO in Consiglio Comunale. La lettera firmata Pariali, Baricordi, Badolato, non fa menzione di come è stato gestito QUEL PUNTO !
La lettera dice: “Il problema sta come al solito in capo alla maggioranza di estrema sinistra, […] che fa pervenire i documenti e le delibere in ritardo “. I documenti e le delibere inerenti QUEL PUNTO sono arrivati nel tempo previsto e, se fosse stato veramente in ritardo, la cosa poteva essere evidenziata in Consiglio Comunale, come giustamente è stata evidenziata in altre situazioni. Ed invece … SILENZIO !
Sono accusato di “non rispondere alle interrogazioni”. Nell’ultimo Consiglio Comunale ho chiesto di rimandare la risposta all’interrogazione presentata da Pariali e Baricordi, che riguarda l’artista Josè Dalì (vedi post precedenti), in quanto ero in attesa di uno sviluppo che potrebbe riguardare un provvedimento legale nei confronti degli interroganti. Mi sembrava corretto chiedere tempo per dare una risposta completa ad una interrogazione che tira in ballo la credibilità di una persona estranea a Portomaggiore.
Sono accusato di “passare le serate del Consiglio Comunale concentrato sul proprio PC, probabilmente ad alimentare il proprio blog di cui va orgoglioso senza partecipare attivamente alla discussione consigliare …..” In Consiglio Comunale mi sforzo di intervenire quando ho veramente qualcosa di utile da dire, altrimenti cerco di tacere ! Sono solito, invece di utilizzare la carta, preparare i miei interventi su PC, che modifico anche all'ultimo momento.
“…. alla quale tutti i consiglieri cercano di dare sempre un contributo positivo per il bene di Portomaggiore “ è proprio quel contributo che serviva nella discussione di QUEL PUNTO . Ed invece … SILENZIO !
La lettera prosegue con l’invito a “rigenerarmi in un bagno di umiltà e cercare di essere più dialogante in occasioni future ….”. Mi hanno insegnato che quando si ha a che fare con un gruppo, ci si può concentrare sui compiti (le cose da fare) o sulle relazioni (dialogo) e questo dipende dal contributo degli altri componenti del gruppo. In questo caso penso sia più efficace concentrarsi sui compiti.
La lettera termina poi ricordandomi che sono stato “eletto grazie ai voti dei suoi “compagni” di strada e con buona pace di quei parrocchiani che in passato hanno affidato a lui la propria fiducia”. Questo è vero ! Non ho avuto bisogno di girare 3 o quattro partiti per perdere le elezioni. Per quanto riguarda la mia Parrocchia, il mio impegno (poco o tanto che sia) è sempre stato costante, e non è aumentato in prossimità della campagna elettorale. Qualcuno l’avrà pur capito !
07 luglio 2007
MI ERA SFUGGITO ....

Circa un mese fa commentavo nel post del 13 Giugno GRAZIE DEL SUGGERIMENTO, i contenuti di un passaggio della pubblicazione locale della lista INSIEME PER PORTOMAGGIORE (AN, FI, e ex UDC arrivata terza su tre alle ultime elezioni amministrative di Portomaggiore) affissa nella loro bacheca sotto i portici comunali.
Qualche giorno fa un mia collaboratrice degli Uffici Servizi Sociali, un po' (?), diciamo così, perplessa e risentita, mi ha fatto notare che mi ero perso un trafiletto in cui si parla della distribuzione dei "buoni acquisto", il cui contenuto riporto di seguito in corsivo. In giallo riporto i miei commenti.
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Questa Amministrazione già dalla passata legislatura distribuisce ; dei "buoni acquisto" a soggetti e famiglie che si trovano in situazione economica disagiata (o almeno così dovrebbe essere). (Unico paragrafo che non contiene imprecisioni)
Tali sovvenzioni economiche però vengono elargite in maniera sconsiderata e poco accorta (le sovvenzioni vengono date in base ad un regolamento definito, senza alcuna possibilità di chicchessia di decidere in modo personale a chi e quanto dare) :
Tali sovvenzioni economiche però vengono elargite in maniera sconsiderata e poco accorta (le sovvenzioni vengono date in base ad un regolamento definito, senza alcuna possibilità di chicchessia di decidere in modo personale a chi e quanto dare) :
i buoni dovrebbero essere non cumulabili ... (non è chiaro cosa si intenda con "cumulabili": comunque la media dei contributi ANNUI per ogni avente diritto dati nel 2006 è di 419 € - ripeto ANNUI, appena un po' più di 1 € al giorno. I dati sono reperibili presso i nostri Uffici. Sto aspettando da un po' che qualcuno mi dica: come fai a dire che aiuti la gente povera con 1 € al giorno ? E' un paradosso a cui sto pensandro da tempo e ho qualche proposta per porvi rimedio ),
... non dovrebbero essere convertibili in denaro... (già ora è vietato anche se sappiamo che qualcuno li vende a chi non ne ha diritto e che qualche commerciante da il resto in denaro se l'importo del buono è superiore alla spesa fatta)
.... e dovrebbero avere un indirizzo d'uso specificato... (già oggi i buoni possono essere spesi SOLO nei negozi locali convenzionati, appartenenti alle categorie : alimentari, calzature e abbigliamento, farmacia, carburante)
... inoltre i buoni dovrebbero essere erogati solo a fronte di una reale necessità di quel determinato bene o servizio. ( penso che una persona in uno stato di difficoltà economica abbia la "reale necessità" di mangiare)
È necessario quindi un controllo effettivo e serio sia sugli aventi diritto sia sulle reali condizioni patrimoniali dei beneficiari ... (il controllo effettivo già viene effettuato dai nostri Uffici - ed è questa scarsa considerazione che li ha fatti un po' (?) arrabbiare - e questo ha portato a ridurre di tre volte le risorse a disposizione per i buoni spesa, che per il 2006 si sono attestate a poco più di 16.000 €, ripeto ANNUI),
È necessario quindi un controllo effettivo e serio sia sugli aventi diritto sia sulle reali condizioni patrimoniali dei beneficiari ... (il controllo effettivo già viene effettuato dai nostri Uffici - ed è questa scarsa considerazione che li ha fatti un po' (?) arrabbiare - e questo ha portato a ridurre di tre volte le risorse a disposizione per i buoni spesa, che per il 2006 si sono attestate a poco più di 16.000 €, ripeto ANNUI),
... è inoltre indispensabile un controllo anche sul conforme utilizzo di tali agevolazioni anche in concerto con gli esercizi commerciali che tali buoni ricevono come corrispettivo. (questo è uno dei punti critici che mi ha portato a proporre le modifiche al regolamento, che vi illustrerò a giorni, dopo averne parlato con le forze sociali.)
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[.....]
Se dopo 5 anni di governo questa Amministrazione ritiene di dover ancora innalzare la pressione fiscale a scapito dei propri concittadini significa che la gestione del precedente mandato (e lo ammetta) è stata FALLIMENTARE. (E come si può chiamare la situazione di chi, dopo avere speso un sacco di energie in 5 anni di opposizione, nelle ultime elezioni amministrative, nonostante i "disastri" dell'Amministrazione precedente, si è fatta soffiare il secondo posto da una lista formatasi negli ultimi 30 giorni di campagna elettorale ?)
No.. fem capir ...
05 luglio 2007
IPSE DIXIT
“Si può lavorare con bei progetti di lungo periodo solo se c'è la possibilità di respirare e di dialogare. L'aria si è fatta irrespirabile nel Paese. Però ripeto che non è un bene per il Paese” (Romano Prodi)
Volevo andare in tv a rendicontare sul nostro operato, ma mi hanno limitato a rispondere, solo per due minuti, alle domande dei giornalisti e a replicare alle stronzate di Prodi” (Silvio Berlusconi)
che poi, in un altra intervista, per giustificarsi dirà : «Ho usato le parole correnti che tutti i giorni usano i ragazzi per farmi capire dai giovani»
Due frasi forti, che sinteticamente, indipendentemente da linguaggio e dal tono utilizzato, fotografano il clima e le condizioni in cui si trova ad operare chi fa politica, oggi.
A tutti i livelli, dal nazionale al comunale.
Due frasi intercambiabili, ossia non cambiava nulla se Prodi avesse detto la frase di Berlusconi e viceversa: sono entrambe valide sia per la maggioranza che per l’opposizione.
Rispondere, Replicare e Respirare aria pesante: un andamento involutivo ed inarrestabile che lascia sempre meno spazio alla programmazione e alla vera attività di amministrazione e governo.
Erano due le cose che mi mettevano angoscia : guardare il cielo e contare i numeri. Pensare che entrambi non hanno una fine, non c’è uno stop, non hanno un limite mi crea inquietudine.
Da un po’ di tempo sono tre !
P.S. (Ho chiesto ad alcuni giovani di media cultura, e mi hanno detto che se alla parola “str****te” si sostituisce la parola “grandi sciocchezze” capiscono comunque)
Volevo andare in tv a rendicontare sul nostro operato, ma mi hanno limitato a rispondere, solo per due minuti, alle domande dei giornalisti e a replicare alle stronzate di Prodi” (Silvio Berlusconi)
che poi, in un altra intervista, per giustificarsi dirà : «Ho usato le parole correnti che tutti i giorni usano i ragazzi per farmi capire dai giovani»
Due frasi forti, che sinteticamente, indipendentemente da linguaggio e dal tono utilizzato, fotografano il clima e le condizioni in cui si trova ad operare chi fa politica, oggi.
A tutti i livelli, dal nazionale al comunale.
Due frasi intercambiabili, ossia non cambiava nulla se Prodi avesse detto la frase di Berlusconi e viceversa: sono entrambe valide sia per la maggioranza che per l’opposizione.
Rispondere, Replicare e Respirare aria pesante: un andamento involutivo ed inarrestabile che lascia sempre meno spazio alla programmazione e alla vera attività di amministrazione e governo.
Erano due le cose che mi mettevano angoscia : guardare il cielo e contare i numeri. Pensare che entrambi non hanno una fine, non c’è uno stop, non hanno un limite mi crea inquietudine.
Da un po’ di tempo sono tre !
P.S. (Ho chiesto ad alcuni giovani di media cultura, e mi hanno detto che se alla parola “str****te” si sostituisce la parola “grandi sciocchezze” capiscono comunque)
04 luglio 2007
CARA FRANCESCA,
perdonami se mi rivolgo confidenzialmente dandoti del TU, ma mi risulta più facile scrivere.
Non so se avrai modo di leggere queste righe: vorrei esprimerti le mie congratulazioni, sincere e sentite, per la tua elezione a capo della Segreteria dell'UDC di Portomaggiore e soprattutto per il tono della tua intervista che ho letto oggi sulla Nuova Ferrara, il tono di una persona saggia e misurata.
Avrai già notato che in politica, sui contenuti generali ci si può trovare più o meno d'accordo ma sono profondamente convinto che sono i toni usati che oggi fanno la differenza nelle persone.
Io non ti conosco personalmente ma se questo è il tuo biglietto da visita, allora avanti e tieni botta, augurandoti di non essere inquinata da quelle cadute di stile sulle quali, politicamente ma anche personalmente, oggi un po' tutti cadiamo e che spesso hanno un effetto negativo non tanto sulle persone coinvolte ma sul nostro intero Comune.
Un sincero Augurio di Buon Lavoro, quindi, a Te e a tutti i Giovani che vorrano seguirti.
Alessandro Taddia
P.S.
Precisazioni per i sostenitori dell'inciucio: queste mie righe non hanno nessun altro significato che esprimere la mia stima per la disponibilità che Francesca ha dato per Portomaggiore. Nel nostro Comune ci sono circa un migliaio di ragazzi della sua età: se una ragazza su mille ha deciso di prendersi questo onere/onore, un segnale di stima e di incoraggiamento è d'obbligo .... almeno per me.
Non so se avrai modo di leggere queste righe: vorrei esprimerti le mie congratulazioni, sincere e sentite, per la tua elezione a capo della Segreteria dell'UDC di Portomaggiore e soprattutto per il tono della tua intervista che ho letto oggi sulla Nuova Ferrara, il tono di una persona saggia e misurata.
Avrai già notato che in politica, sui contenuti generali ci si può trovare più o meno d'accordo ma sono profondamente convinto che sono i toni usati che oggi fanno la differenza nelle persone.
Io non ti conosco personalmente ma se questo è il tuo biglietto da visita, allora avanti e tieni botta, augurandoti di non essere inquinata da quelle cadute di stile sulle quali, politicamente ma anche personalmente, oggi un po' tutti cadiamo e che spesso hanno un effetto negativo non tanto sulle persone coinvolte ma sul nostro intero Comune.
Un sincero Augurio di Buon Lavoro, quindi, a Te e a tutti i Giovani che vorrano seguirti.
Alessandro Taddia
P.S.
Precisazioni per i sostenitori dell'inciucio: queste mie righe non hanno nessun altro significato che esprimere la mia stima per la disponibilità che Francesca ha dato per Portomaggiore. Nel nostro Comune ci sono circa un migliaio di ragazzi della sua età: se una ragazza su mille ha deciso di prendersi questo onere/onore, un segnale di stima e di incoraggiamento è d'obbligo .... almeno per me.
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