07 luglio 2007

MI ERA SFUGGITO ....


Circa un mese fa commentavo nel post del 13 Giugno GRAZIE DEL SUGGERIMENTO, i contenuti di un passaggio della pubblicazione locale della lista INSIEME PER PORTOMAGGIORE (AN, FI, e ex UDC arrivata terza su tre alle ultime elezioni amministrative di Portomaggiore) affissa nella loro bacheca sotto i portici comunali.


Qualche giorno fa un mia collaboratrice degli Uffici Servizi Sociali, un po' (?), diciamo così, perplessa e risentita, mi ha fatto notare che mi ero perso un trafiletto in cui si parla della distribuzione dei "buoni acquisto", il cui contenuto riporto di seguito in corsivo. In giallo riporto i miei commenti.


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Questa Amministrazione già dalla passata legislatura distribuisce ; dei "buoni acquisto" a soggetti e famiglie che si trovano in situazione economica disagiata (o almeno così dovrebbe essere). (Unico paragrafo che non contiene imprecisioni)

Tali sovvenzioni economiche però vengono elargite in maniera sconsiderata e poco accorta (le sovvenzioni vengono date in base ad un regolamento definito, senza alcuna possibilità di chicchessia di decidere in modo personale a chi e quanto dare) :


i buoni dovrebbero essere non cumulabili ... (non è chiaro cosa si intenda con "cumulabili": comunque la media dei contributi ANNUI per ogni avente diritto dati nel 2006 è di 419 € - ripeto ANNUI, appena un po' più di 1 € al giorno. I dati sono reperibili presso i nostri Uffici. Sto aspettando da un po' che qualcuno mi dica: come fai a dire che aiuti la gente povera con 1 € al giorno ? E' un paradosso a cui sto pensandro da tempo e ho qualche proposta per porvi rimedio ),


... non dovrebbero essere convertibili in denaro... (già ora è vietato anche se sappiamo che qualcuno li vende a chi non ne ha diritto e che qualche commerciante da il resto in denaro se l'importo del buono è superiore alla spesa fatta)


.... e dovrebbero avere un indirizzo d'uso specificato... (già oggi i buoni possono essere spesi SOLO nei negozi locali convenzionati, appartenenti alle categorie : alimentari, calzature e abbigliamento, farmacia, carburante)


... inoltre i buoni dovrebbero essere erogati solo a fronte di una reale necessità di quel determinato bene o servizio. ( penso che una persona in uno stato di difficoltà economica abbia la "reale necessità" di mangiare)


È necessario quindi un controllo effettivo e serio sia sugli aventi diritto sia sulle reali condizioni patrimoniali dei beneficiari ... (il controllo effettivo già viene effettuato dai nostri Uffici - ed è questa scarsa considerazione che li ha fatti un po' (?) arrabbiare - e questo ha portato a ridurre di tre volte le risorse a disposizione per i buoni spesa, che per il 2006 si sono attestate a poco più di 16.000 €, ripeto ANNUI),


... è inoltre indispensabile un controllo anche sul conforme utilizzo di tali agevolazioni anche in concerto con gli esercizi commerciali che tali buoni ricevono come corrispettivo. (questo è uno dei punti critici che mi ha portato a proporre le modifiche al regolamento, che vi illustrerò a giorni, dopo averne parlato con le forze sociali.)

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Se dopo 5 anni di governo questa Amministrazione ritiene di dover ancora innalzare la pressione fiscale a scapito dei propri concittadini significa che la gestione del precedente mandato (e lo ammetta) è stata FALLIMENTARE. (E come si può chiamare la situazione di chi, dopo avere speso un sacco di energie in 5 anni di opposizione, nelle ultime elezioni amministrative, nonostante i "disastri" dell'Amministrazione precedente, si è fatta soffiare il secondo posto da una lista formatasi negli ultimi 30 giorni di campagna elettorale ?)


No.. fem capir ...

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