Per motivi di lavoro ho dovuto trascurarti per qualche giorno, caro Diario. In questo intervallo di tempo l'Italia ha dimostrato i due fatti, diversi per contenuti e tragicità, ma uguali per approccio: i fatti tristi di Catania e le votazioni al Senato sull'allargamento della base di Vicenza.
Sul primo fatto, film già visto, si è già detto troppo e tutti aspettiamo i fatti.
Sul secondo un piccolo riassunto. Il Governo propone la questione dell'argamento della Base USA a Vicenza. La sua maggioranza ne prende atto. La minoranza, con furbizia, vota a favore ( non aspettava altro, a prescindere dall'argomento). La maggioranza è spiazzata: non si può votare qualcosa, anche se proposto dal suo Governo, in cui sia d'accordo la minoranza ! Quindi tra astenuti e assenti la mozione passa grazie ai voti della minoranza.
Maggioranza in difficoltà e minoranza che esulta: indipendentemente da chi è maggioranza e chi è minoranza, questo è il filo conduttore della nostra politica, a tutti i livelli.
Se ci pensate, rispecchia quello che avviene allo stadio: i tifosi esagitati delle due squadre (i partiti politici dei due schieramenti), mirano a sopraffarsi senza tanto guardare la partita (il bene comune), lasciandosi andare a scaramucce, litigi, risse avendo nella testa l'obiettivo di arrivare primi e non di fare belle partite.
Unica differenza: forse saranno prese misure drastiche per gli stadi, ma non credo che qualcuno prenderà misure incisive per le risse (anche solo verbali) in aula di Senato o Camera. E queste, sono quelle che uccidono la nostra fiducia.
06 febbraio 2007
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