23 febbraio 2007

COERENZA O GIOCO DI SQUADRA ?

Vi avviso: dirò cose scontate e banali.

In un sistema di governo democratico, chi governa seriamente si trova in mano una bilancia con due piatti: in uno c'è la coerenza, con i propri valori, i propri ideali le proprie convinzioni. Nell'altro c'è il gioco di squadra, fatto di compromessi, di tolleranze, di "passa quello che decide la maggioranza del gruppo" il che va bene se fai parte di quella maggioranza.

Una squadra di incoerenti è ingovernabile; una squadra con "coerenti incalliti" è vincente solo se tutti sono coerenti con gli stessi principi. Altrimenti, nelle decisioni importanti, perde.

Problema che le opposizioni politiche, cosi come le opposizioni di qualsiasi partito e di qualsiasi livello operano oggi, non hanno o hanno meno. Un esempio ?

Se un rappresentante dell'opposizione vota diversamente dal proprio gruppo, esercita il diritto di "libertà di coscienza". Se un consigliere di governo vota diversamente dal proprio gruppo, il gruppo non rappresenta più gli elettori che lo hanno eletto e, è di moda dirlo, "deve andare a casa".

Ho imparato che per fare politica seriamente, per prendere serie decisioni che incidono sul bene della Comunità (o meglio, su quello che tu ritieni sia il bene della Comunità), quella bilancia diventa ossessiva, l'equilibrio dei due piatti diventa un assillo, specie quando l'opposizione ha come compito principale quello di dimostrare che non sei un bravo equilibrista per prenderti il posto.

E questo rischia di fare perdere la visione del bene comune a cui bisogna tendere, e le decisioni prese sono frutto di mediazioni necessarie per consolidare a tutti costi l'unità del gruppo.

Ho imparato che se non riesci ad equilibrare la bilancia è meglio cedere il passo e ritirarsi: deve essere l'ultimo gesto di coerenza, nel rispetto degli altri.

P.S.
Vi ricordo che il Senatore Turigliatto (PRC), dopo le votazioni che hanno fatto cadere il governo, si è dimesso.

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