
Sabato mattina scorso, è stato convocato un Consiglio Comunale straordinario con la partecipazione del nostro Vescovo della Diocesi di Ravenna-Cervia, Mons. Giuseppe Verrucchi.
E' stato un momento importante e suggestivo, specie per chi, come me, condivide i valori crististiani in politica, con le difficoltà quotidiane di eserne degnamente coerente.
Dopo il saluto del Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Tavassi e del Sindaco Gian Paolo Barbieri, Monsignor Verrucchi ha posto sul tavolo le questioni più importanti con cui oggi la politica deve fare i conti, richiamando ad uno stile di vita che si basi sui valori fondamentali, in particolare il rispetto reciproco.
Sono seguiti i saluti e gli interventi dei Capi Gruppo e qualche intervento dei Consiglieri, tra cui il mio.
Ho posto una considerazione e fatto una preghiera.
La considerazione parte da una domanda che mia figlia (quasi 12 anni) , che fa parte del mini Consiglio delle Scuole Medie, mentre mi parlava dei loro incontri e delle questioni riguardanti la loro Scuola che presenteranno nel Consiglio Comunale dei "grandi", mi ha fatto qualche sera fa:
"Papà, ma la cosa più per voi politici è quella di fare delle cose o quella di prendere in giro chi sta governando per prendergli il posto?
"Perchè mi chiedi questo ? " le rispondo.
"Boh, ne parlavamo oggi a scuola ..."
Colto di sorpresa da una domanda che non mi aspettavo, la prima cosa che mi è venuta in mente (della serie "un papà deve avere sempre una risposta") è stata : "E' una questione di Coscienza di ognuno".
Capendo che ero in difficoltà, mi ha salvato dicendomi : "Ok..., vado a finire i miei compiti ". Se è questa l'immagine che diamo non dobbiamo stupirci che i giovani (ma non solo) si allontatino dalla vita politica.
Sulla parola coscienza è incentrata la mia preghiera che ho tratto adattando una frase di un politico americano di cui non ricordo il nome:
"Signore, dacci la forza, la perseveranza e l'onestà d'animo per ricercare insieme il bene comune, sapendo che dovremo fare i conti più a lungo con la nostra coscienza prima ancora che con i nostri elettori. Amen."
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