22 gennaio 2007

LA VISITA DEL VESCOVO


Sabato mattina scorso, è stato convocato un Consiglio Comunale straordinario con la partecipazione del nostro Vescovo della Diocesi di Ravenna-Cervia, Mons. Giuseppe Verrucchi.

E' stato un momento importante e suggestivo, specie per chi, come me, condivide i valori crististiani in politica, con le difficoltà quotidiane di eserne degnamente coerente.


Dopo il saluto del Presidente del Consiglio Comunale, Giovanni Tavassi e del Sindaco Gian Paolo Barbieri, Monsignor Verrucchi ha posto sul tavolo le questioni più importanti con cui oggi la politica deve fare i conti, richiamando ad uno stile di vita che si basi sui valori fondamentali, in particolare il rispetto reciproco.


Sono seguiti i saluti e gli interventi dei Capi Gruppo e qualche intervento dei Consiglieri, tra cui il mio.


Ho posto una considerazione e fatto una preghiera.

La considerazione parte da una domanda che mia figlia (quasi 12 anni) , che fa parte del mini Consiglio delle Scuole Medie, mentre mi parlava dei loro incontri e delle questioni riguardanti la loro Scuola che presenteranno nel Consiglio Comunale dei "grandi", mi ha fatto qualche sera fa:


"Papà, ma la cosa più per voi politici è quella di fare delle cose o quella di prendere in giro chi sta governando per prendergli il posto?


"Perchè mi chiedi questo ? " le rispondo.


"Boh, ne parlavamo oggi a scuola ..."


Colto di sorpresa da una domanda che non mi aspettavo, la prima cosa che mi è venuta in mente (della serie "un papà deve avere sempre una risposta") è stata : "E' una questione di Coscienza di ognuno".


Capendo che ero in difficoltà, mi ha salvato dicendomi : "Ok..., vado a finire i miei compiti ". Se è questa l'immagine che diamo non dobbiamo stupirci che i giovani (ma non solo) si allontatino dalla vita politica.


Sulla parola coscienza è incentrata la mia preghiera che ho tratto adattando una frase di un politico americano di cui non ricordo il nome:


"Signore, dacci la forza, la perseveranza e l'onestà d'animo per ricercare insieme il bene comune, sapendo che dovremo fare i conti più a lungo con la nostra coscienza prima ancora che con i nostri elettori. Amen."

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