Appartenente all’ordine dei ditteri, la Zanzara Tigre si distingue molto bene dalla zanzara comune per la livrea “tigrata”. Le sue dimensioni sono comprese tra i 4 e i 10 mm.

Il ciclo vitale della Zanzara Tigre comprende 4 stadi: uovo, larva, pupa e adulto. Le uova sono nere e lunghe circa mezzo millimetro. Le larve, che crescono e si sviluppano in acqua, sono disposte in un’unica fila a pelo dell’acqua, e sono caratterizzata da una grossa spina centrale. L’adulto, infine, vive sulla terra ferma.
DA DOVE PROVIENE
La Zanzara Tigre ha origine nel Sudest asiatico. Nella seconda metà del ‘900 si è diffusa in numerosi paesi dell’Africa, in 25 stati degli USA, nel Sudamerica, in Australia e nelle isole del Pacifico.
In Europa è stata avvistata per la prima volta in Albania nel 1988. I primi avvistamenti in Italia risalgono a metà anni ’90, associati a depositi di pneumatici usati importati e scaricati al porto di Genova. Oggi è diffusa su gran parte del territorio nazionale. E’ presente anche in Francia, Spagna, Svizzera, Belgio, Montenegro e in Israele.
La presenza di “siti a rischio”, come appunto gli pneumatici usati e altri contenitori dove ristagnano anche piccole quantità di acqua, ha consentito la creazione di “aree primarie di colonizzazione” dalle quali è iniziato l’insediamento del territorio circostante.
In Emilia-Romagna, è bastato poco più di un decennio perché la Zanzara Tigre infestasse tutte le città capoluogo e la maggior parte dei comuni di pianura e bassa collina di ogni provincia. Attualmente la diffusione in nuove località avviene in gran parte per trasferimento passivo tramite il traffico veicolare.
ABITUDINI
Particolarmente aggressiva, la Zanzara Tigre è attiva anche in pieno giorno. Nonostante possa pungere anche uccelli, rettili e perfino anfibi, la femmina attacca preferibilmente l’uomo procurando pomfi e irritazioni fastidiose. Dato che non vola molto in alto, tende a pungere soprattutto le gambe degli esseri umani.
Gli adulti di Zanzara Tigre generalmente preferiscono spazi aperti, al riparo negli ambienti freschi e ombreggiati e trovano quindi rifugio soprattutto tra l’erba alta, le siepi e gli arbusti. Tuttavia, negli ultimi anni sono stati segnalati abbondantemente anche in zone assolate come i parcheggi dei supermercati o nelle aree industriali, dove ci sono pochi alberi.
IL CICLO DELLA ZANZARA TIGRE
La femmina responsabile delle punture all’uomo, può compiere diversi pasti di sangue a distanza di 3-5 giorni uno dall’altro e in condizioni ottimali può vivere anche più di 40 giorni.
A partire da circa 60 ore dopo il pasto di sangue le femmine depongono tra le 40 e le 80 uova, disponendole singolarmente appena sopra il livello dell’acqua. In laboratorio si è visto che ogni femmina è in grado di deporre le uova anche per 7 cicli consecutivi, per un totale di 350-450 uova per individuo in una stagione.
Le uova di Zanzara Tigre possono sopravvivere in forma quiescente anche durante il freddo invernale e i periodi di siccità. Una umidità del 60-70% e temperature di 25°C sono sufficienti a far sopravvivere circa un quarto delle uova deposte per 4 mesi. Addirittura, le uova si sono dimostrate capaci di sopravvivere a -10°C per 24 ore!
Basta però che le uova siano sommerse anche in una minima quantità d’acqua per un’ora, a temperature miti, per schiudersi.
EFFETTI DELLA ZANZARA TIGRE SULLA SALUTE
Nell'agosto del 2007 in Emilia-Romagna sono stati notificati i primi casi di trasmissione del virus della Chikungunya , malattia di origine virale, da parte della Zanzara Tigre. E’ la prima volta che questa malattia caratterizzata da febbre acuta ha origine autoctona in Europa. L´infezione non si trasmette per contatto diretto tra uomo e uomo né per via aerea, ma solo tramite punture da parte di zanzare infette.
PER CHI NE VUOLE SAPERE DI PIU’
http://www.zanzaratigreonline.it/ZanzaraTigre/lotta/tabid/597/Default.aspx (da cui ho tratto queste informazioni)
SUGGERIMENTI
Ottimo argomento per interrogazioni/interpellanze in Consigli Comunali
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