Io credo di credere in Dio !
Dio ha creato l’uomo e la donna e li ha fatti stare insieme. Insieme ne hanno combinate di cotte e di crude fin dall’inizio ma questo non toglie che per me è normale che la Coppia”, che diventerà Famiglia quando arriveranno i figli, sia formata da un uomo e una donna. Io rispetto situazioni diverse, ma per me sono altra cosa. "Perciò l'uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne" (Matteo 19:5 – Efesini 5:31)
Sostengo il Matrimonio e non sostengo la Convivenza come scelta definitiva di vita. Ad oggi non sono ancora riuscito a sentire una motivazione convincente per questo tipo di unione rispetto al Matrimonio. Non ho una posizione convinta (in positivo o in negativo) sulla convivenza pre-matrimoniale, ma rispetto chi la pratica in un ottica di conoscenza reciproca e rispettosa dell’altro/a.
Anche il Vocabolario si incarta su Matrimonio e Convivenza. Il Garzanti definisce Matrimonio : “ rapporto morale e giuridico esistente tra un uomo e una donna che si impegnano, davanti a un pubblico ufficiale o a un ministro del culto, a una completa comunanza di vita.
Poi definisce Convivenza : “rapporto coniugale fuori dal matrimonio”, definendo successivamente “coniugale”, come uno stato inerente al Matrimonio.
In genere le discussioni tra Matrimonio e Convivenza si fermano sul “impegno” dei due, apparentemente presente nel Matrimonio ed diluito nella Convivenza. Non credo sia così: credo che i presupposti siano forti in entrambe le situazioni.
Ritengo invece che mentre il Matrimonio è un evento che, nolenti o volenti, riguarda tutta la Comunità (Cattolica o Atea), la Convivenza sia considerata un fatto privato, di cui gli altri non se ne devono (quasi) impicciare.
Coerente con quello che ho detto sopra, io sostengo il Matrimonio Religioso ma ho un grosso rispetto per i Matrimoni Civili. Come Assessore, ne ho celebrati quasi una decina, trovandomi davanti da me persone splendide che si sono impegnate ad una vita insieme.
In sintesi, sostengo la Famiglia fondata sul Matrimonio (Civile o Religioso) di una Coppia (religiosa o atea) formata da un Uomo (religioso o ateo) e una Donna (religiosa o atea). Rispetto le situazioni diverse, ma per me sono un’altra cosa.
Non andrò al Family Day perché lì sfileranno anche persone con una concezione della Famiglia diversa dalla mia: per cui sarà il giorno del Family Day, del Non Family Day, del Family Gay (non vuole essere una battuta cretina). Un corteo di persone che sfilano insieme per sostenere ideali diversi, anche molto diversi tra loro, legati dalla parola chiave: Famiglia ! Quindi, se tutti saranno coerenti con i propri ideali, urleranno sempre più forte per farsi sentire e per distinguersi. E quando le urla non serviranno più ….
Preferisco rimanere a casa ed impegnarmi direttamente (ormai sono quasi dieci anni) nel dare una mano alla nostra Parrocchia negli incontri organizzati per i fidanzati che si vogliono sposare in Chiesa e creare una Famiglia (uno finirà venerdì prossimo).
Ci sto, anche se ammetto che è sempre più difficile… ci sto proprio perché è sempre più difficile !
07 maggio 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento