24 aprile 2007

"BADANDO" I NOSTRI NONNI ...

Uno dei problemi che il mio Assessorato sta iniziando ad affrontare è quello delle liste d’attesa degli anziani che attendono di entrare in Casa Protetta.

Una delle soluzioni che stiamo considerando è quella di incentivare l'assistenza familiare per aiutare chi decide di non ricorrere all’appoggio di una struttura esterna di poter vivere accanto al proprio caro.

Un aiuto concreto alle famiglie arriva dal lavoro delle cittadine dell’Est Europa, le cosiddette “Badanti”, che si prendono cura della persona anziana all’interno dell’abitazione nei vari momenti della giornata. Purtroppo la qualità del servizio non è sempre adeguata e la loro reperibilità e la loro eventuale sostituzione è sempre più complessa, visto anche che molte non hanno un permesso di soggiorno.

Come compensi non scherzano mica: mediamente dai 700 ai 900 euro + vitto e alloggio. D’altra parte è un lavoro non “ambito” dagli italiani e le strutture pubbliche non riescono a coprire tutte le esigenze.

Si stima che in Provincia di Ferrara siano presenti circa 2.000 Badanti con una domanda potenziale di circa il doppio (ed in aumento). Questo consente a loro, sempre più spesso, di poter decidere quale anziano assistere, naturalmente scegliendo quello meno problematico. Mi hanno raccontato che alcune Famiglie, che non riuscivano a trovare una persona disponibile, ormai esasperati, abbiano accettato una badante sborsando qualche centinaio di euro in più, pur di averla.

Faccio un calcolo (con valori medi stimati) lasciando a voi i commenti :

800 € x 12 = 9.600 € annui x 1.500 badanti = 14.400.000 €

(ossia circa 27.000.000.000 (miliardi) di vecchie lire che ogni anno partono dalla provincia di Ferrara e prendono la via per l’Est, perché è risaputo che queste signore non intendono insediarsi in Italia ma raggranellare qualche risparmio e ritornare nella loro patria.

Per cercare di avere meglio sotto controllo questo aspetto, stiamo progettando assieme alla nostra ASL dei momenti formativi di base, che possano permettere di insegnare almeno le cose basilari riguardanti l’assistenza agli anziani. Questi momenti sono programmati per il secondo semestre 2007. E’ vero che alcune Badanti sono infermiere o comunque hanno già lavorato nel socio-sanitario ma è anche vero che tantissime sono solo “alle prime armi” e comunque sono pagate con cifre significative e non sempre assunte ….

Riassumendo, vorrei muovermi su queste strade:
  • aderire al progetto provinciale per l’istituzione di un Albo delle Assistenti Familiari, che possa facilitare le famiglie nel reperire in modo più rapido una figura affidabile e preparata di cui necessitano; l'elenco sarà disponibile negli Uffici Comunali.
  • informare i cittadini dei vantaggi fiscali (in termini di deduzioni o detrazioni) per chi ha assunto una badante "in regola" e vceversa i rischi di chi si affida a figure che non siano in possesso di un regolare permesso di soggiorno
  • capire se è possibile elargire gli assegni di cura solo per gli anziani che si affidano a personale qualificato ed in regola.
Vado !

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