E' una frase che ricorre nei libri di storia. Fu detta dal console romano Lucio Sergio Catilina prima di una battaglia, dal duellante Odorico da Bleggio fino ad arrivare sulla bocca di Hitler.
Ebbene ieri, anche se non detta esplicitamente, è stato il motto di una partita di pallavolo per giovani ragazzi.
Il fatto:
Ieri pomeriggio io e mia moglie accompagnamo nostra figlia di 12 anni ad un incontro di ritorno di pallavolo in un paese abbastanza vicino al nostro (che non nominerò per motivi di decenza ma chi "bazzica" nello sport, in particolare per giovani atleti, già conosce come fama !), incontro valido per un torneo provinciale per giovani atleti. In palio ? Un po' di gloria.
Sapevamo che la nostra squadra ( mista, ossia formata da maschietti e femminucce, in quanto possono giocare assieme fino ad una certa età) era inferiore a quella avversaria. Squadra avversaria basata quasi esclusivamente su una ragazza molto brava, che chiamerò simpaticamente "Fenomeno", più alta rispetto alle compagne di gioco, impostata quasi come una giocatrice di categorie superiori. Veramente una pedina fondamentale !
Inizia la partita, disputata in tre set. Partiamo abbastanza bene. Riusciamo a tenere nei primi punti e poi entriamo nel pallone. Giochiamo veramente maluccio e la squadra avversaria ci spreme, grazie soprattutto al suo "Fenomeno" che ci rifila un certo numero di schiacciate imprendibili (o forse prendibili, se i nostri ragazzi fossero stati allenati di più sui "fondamentali"... ma non voglio entrare in polemica). Perdiamo i primi due set con punteggi demoralizzanti (25 a 11 ; 25 a 13)
Però, guardando bene, il Fenomeno non è in formissima ... anzi ci accorgiamo che zoppica ... ma continua! E nel terzo set la cosa diventa molto evidente. Stiamo perdendo 18 a 11, la partita è in mano a loro e il loro allenatore, sentitosi forse in colpa, la sostituisce. Il Fenomeno esce zoppicando, applaudita dal pubblico.
In un attimo di maggiore lucidità, i nostri ragazzi e le nostre ragazze rimontano, fino a portarsi a 18 a 17. Il tifo nostro aumenta, quando l'allenatore avversario tira fuori l'asso nella manica. Richiama il Fenomeno e la fa rientrare zoppicante !! Ma la cosa più incredibile è che il genitore del Fenomeno, presente in palestra, non ha fatto una piega !
La partita l'hanno vinta 25 a 19, ma hanno perso quelle più importanti: quella della sportività e quella del rispetto dei giovani atleti. E non è la prima volta che lo fanno !
All'uscità dalla palestra si è sentito un rumore, come una sorta di sparo. Non vorremmo che avessero abbattuto il Fenomeno ....
17 aprile 2007
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6 commenti:
Miseramente ridicolo, falso e tendenzioso . Parla solo perchè il nostro SS. Gesù gli ha concesso la parola. Inaffidabile e pure maluducato , hai mancato totalmente lo spirito sportivo di chi accetta la sconfitta (come tutti i politici di sx). Pensaci due,tre, quattro volte prima di parlare.
Oltre a non essere un politico di sinistra, ho parlato soprattutto da genitore.
Sono il primo ad inchinarmi ad una squadra che ritengo più forte di quella di mia figlia, anche senza l'apporto della ragazza a cui mi riferivo.
Se il tuo spirito sportivo è fare giocare una ragazza zoppicante di livello superiore per umiliare l'avversario, basta solo che lo dici.... anzi lo hai già detto
Alessandro Taddia
Mi hanno riferito del tuo messaggio lasciato si questo blog , non volevo crederci, ma purtroppo le parole che hai scritto mi hanno dato la conferma . Credo che la tua critica e che sopratutto la parola "fenomeno" ad una ragazzina di 12 non sia appropriata e educativa , pensa solo se lo avessero detto a tua figlia , mi meraviglio che sei genitore!
la parola fenomeno forse e' piu' appropriata a te !
uno sponsor che crede nei valori di sportivita' che questa soceta' porta avanti da oltre 20 anni
Ripeto una volta per tutte: ho chiamato simpaticamente (vedi primo post) "Fenomeno" una ragazzina che ha una indubbia e provata superiorità, che nessun'altra aveva in campo, tanto meno mia figlia. Ho massimo rispetto e ammirazione per lei !
Dico solo che se io fossi stato il genitore di quella ragazza, in una partita ormai segnata dalla vostra vittoria, una partita che non ha un gran valore, non avrei permesso di farla giocare. Se c'eri, l'avrai vista zoppicare mentre andava a fare le ultime battute "vincenti".
Altri genitori della tua squadra hanno torto il naso.
A Portomaggiore il rispetto per i nostri figli vale di più (ancora)che una partita di pallavolo !
Spero caro assessore che quando hai scritto questa lettera fossi in preda a un forte delirio (un febbrone da cavallo), perche' desiderare l'abbattimento di una giocatrice in questo caso mia figlia è una cosa ignobile, vergognosa che non merita neanche queste mie poche righe di risposta,spero tu ti ravveda e ti penta di quanto hai scritto.Comunque il botto c'è stato ma era per brindare al primo posto del girone.
"All'uscità dalla palestra si è sentito un rumore, come una sorta di sparo. Non vorremmo che avessero abbattuto il Fenomeno ...."
contro
"perche' desiderare l'abbattimento di una giocatrice in questo caso mia figlia è una cosa ignobile, vergognosa"
trova l'errore e vinci un boero
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