07 dicembre 2007

LA CAMPANA DEL VILLAGGIO

Lo so che su questa Terra siamo pellegrini in viaggio e che la campana del villaggio ne suona il finecorsa, ma quando la campana suona per un "ragazzo" di 45 anni, Alessandro, sembra suoni più forte.

Per suonare così forte per chi ha il doppio degli anni, Luigi, deve succedere qualcosa di straordinario, come lasciarsi cadere dall'ultimo piano di un edificio, lasciando all'inseparabile bastone da passeggio appoggiato al bordo del letto, la testimonianza del proprio passato.

Ieri, a Portomaggiore, sono successe entrambe le cose.

Non conoscevo bene Alessandro e Luigi (amichevolmente Gigion), ma è curioso come in questi momenti si cerchi di ricordare qualche particolare che ci accumuni, che si sia vissuto insieme, quasi per poter raccontare agli altri come loro sono stati importanti per me e magari io per loro .... quasi per essere in prima fila tra chi ha perduto tanto, con il diritto di piangere più forte...

L'Eterno Riposo dona a loro, Signore, e risplenda ad essi la luce perpetua, riposino in pace. Amen

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sandro, un collega ma più un amico sempre pronto e disponibile, sempre con un sorriso, forte fino alla fine. Un vuoto grande ci ha lasciato. Come è strana la vita: i colleghi più vecchi, giovedì scorso al momento dell'ultimo saluto, rivivevano quel giorno d'estate del 1983 quando, sempre là, salutarono per l'ultima volta Beppino, suo papà. Ci sarebbero tante cose da dire, ma per chi l'ha conosciuto non c'è ne bisogno: ci manca già tanto. Tizio, appena andato in pensione, la sospirata pensione, diceva ".. rimarrei ancora qui a lavorare pur di vederlo lì, seduto al suo posto..." come è strana la vita, tutti avremmo dato qulcosa per noi importante per averlo ancora con noi. Che il suo ricordo rimanga con noi, per essere più "umani" sempre e non solo in questi tristi momenti in cui ci chiediamo perchè....

L'Eterno Riposo dona a lui, Signore, e risplenda a lui la luce perpetua, riposi in pace. Amen

Francesco